Integratori carboidrati, ecco le differenze e quando usarli

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Forse non tutti conoscono le varie categorie di integratori di carboidrati: in questo approfondimento vogliamo spiegare le caratteristiche che differenziano le cinque classi che si possono distinguere tra i supplementi di tale nutriente.

Ciclodestrine, maltodestrine, Vitargo, glucosamina e ribosio: ogni carboidrato è caratterizzato da dosaggi ed effetti differenti. Entriamo quindi nel dettaglio per analizzare tutte le famiglie di carboidrati che possiamo trovare in commercio, per riconoscere quella più adatta alle nostre esigenze.

Integratori carboidrati: ciclodestrine e maltodestrine

Le più recenti ricerche scientifiche avevano indicato come molecola di ultima generazione l’amilopectina, caratterizzato da un peso molecolare elevato che comportava una osmolarità estremamente ridotta con la caratteristica ulteriore di sostenere la performance per un periodo di tempo più lungo. Questo carboidrato considerato una vera e propria eccellenza è stato alla base della formulazione delle ciclodestrine ad elevato grado di ramificazione, note anche con la sigla HBCD.

Questa nuova generazione di polimeri del glucosio sono sintetizzati a partire dall’amilopectina insieme ad un enzima che ne determina la struttura ciclica. Questo polimero ha un peso molecolare di 160.000 Da, bassissima osmolarità e di conseguenza tempi di svuotamento gastrico estremamente rapidi. Un altro vantaggio oltre alla velocità di assorbimento è rappresentato dal fatto che le ciclodestrine vengono rilasciate nel sangue gradualmente.

Le tempistiche ideali per assumere questo tipo di integratore devono essere di supporto real time alla performance: tale prodotto quindi può essere utilizzato durante l’allenamento o al termine dello stesso, in abbinamento ad una fonte di aminoacidi o proteine.

Per quanto riguarda le maltodestrine esse si ricavano dagli amidi irdolizzati sia per via enzimatica che fisicochimica: a seconda della procedura si possono sviluppare maltodestrine dalle caratteristiche differenti per peso molecolare, indice glicemico, dolcezza, destrosio equivalenza.

Le maltodestrine consentono di mantenere equilibrati i livelli di glucosio durante la prestazione fisica e risultano velocemente digeribili soprattutto rispetto ai cereali, riso, la pasta. Una caratteristica che le contraddistingue è il basso indice glicemico che impedisce brusche oscillazioni di questo valore durante l’allenamento. Di solito per migliorare l’assorbimento e renderlo più rapido queste molecole vengono accompagnate da una percentuale di fruttosio che normalmente non eccede il 20 o 30%.

Il momento migliore per assumere maltodestrine è il pre-workout, a garanzia di una fonte glucidica disponibile e pronta all’uso. L’utilizzo during workout invece fornisce energia costante e una maggiore vascolarizzazione se abbinata ad acqua, sodio e potassio. Chi la utilizza al termine dell’allenamento sfrutta la fonte di carboidrati per velocizzare la sintesi di glicogeno. Il consiglio è ad ogni modo di non eccedere i 30 g al giorno di questo integratore, considerando che la maggior parte dei nutrienti va ottenuta attraverso la normale dieta.

Vitargo, ribosio e glucosamina: integratori carboidrati per sportivi

Il Vitargo è un marchio registrato di un brevetto di un polisaccaride ideato in Svezia: questa molecola è estremamente apprezzata nell’ambito degli sport di endurance e si ottiene combinando l’amido delle patate e del mais attraverso un processo di idrolisi acida, frazionamento, asciugatura e granulazione.

Parliamo di un carboidrato ad elevato peso molecolare compreso tra i 500.000 e 600.000 Da che si presenta livello chimico come una serie di catene di glucosio strutturate in una fitta rete di sequenze estremamente ramificate. Questa particolare e complessa struttura determina una bassa destrosio equivalenza, un valore che indica il livello di paragone rispetto al glucosio che ha valore 100.

Il momento migliore per utilizzare il Vitargo è in genere durante la pratica sportiva in maniera da garantire energia costante senza problemi intestinali e senza picchi di glicemia. Chi lo utilizza nel post allenamento sfrutta  il sostegno alla sintesi del glicogeno.

Ribosio e glucosamina, come utilizzarli al meglio

Il ribosio è un carboidrato presente negli acidi nucleici DNA e RNA, indispensabile per la produzione energetica e per la funzionalità cardiaca e muscolare. Integrandolo al termine dell’allenamento, consente che il ripristino dell’ATP avvenga più velocemente, con un dosaggio suggerito che varia dai 2 ai 10 g (il quantitativo più elevato è consigliato in genere nel pre workout).

La glucosamina è uno zucchero composto da azoto e idrogeno: una sua carenza è associata all’insorgenza di forme di artriti e problemi alle articolazioni, con relativa limitazione della capacità di movimento. Si consiglia di assumere il dosaggio giornaliero, variabile tra 400 e 600 mg, in maniera frazionata insieme ai pasti principali.

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