Sono stati di recente resi noti i dati sul consumo di integratori da parte degli italiani raccolti di un’indagine realtiva al progetto PlantLIBRA. Il progetto, cofinanziato all’interno del 7° programma quadro dell’Unione Europea, è stato istituito per promuovere l’uso sicuro degli integratori, in particolari quelli vegetali, formulati con preparati botanici e piante.
L’indagine sul consumo di integratori è stata condotta in sei paesi della comunità europea, Germania, Regno Unito, Finlandia, Romania, Spagna e appunto l’Italia con l’obiettivo di scoprire quali sono le preferenze dei consumatori, rivolgendosi ad un target anche non sportivo. Si parla di un settore molto ampio in cui si possono riscontrare delle differenti anche notevoli sulle normative che regolano la commercializzazione di alcuni prodotti, oppure sui massimi livelli di assunzione o sulle avvertenze per i consumatori. Per il principio di mutuo riconoscimento, si deve naturalmente precisare, che se un prodotto è inserito nel mercato in uno stato membro può essere venduto anche in tutti gli altri.
I risultati dello studio. Nel nostro paese sono state effettuate circa 400 interviste a consumatori che hanno dichiarato di aver assunto integratori per almeno due settimane consecutive negli ultimi 12 mesi. I soggetti a campione sono stati poi selezionati in base al target. Il consumatore medio italiano è una persona adulta, di buon livello socio-economico e con un grado di istruzione medio alto. L’obietto del project PlantLibra è quello di sviluppare e diffondere metodologie per la valutazione dei rischi e dei benfici in un ottica di cooperazione internazionale sostenibile.
